lunedì 26 aprile 2010

Castello di Scena



Costruito dal burgravio Petermann von Scena, una delle personalità più potenti e ricche dell'epoca, nel 1346.

La costruzione doveva rispondere alle nuove esigenze del suo ruolo e alle prestiose relazioni sociali, tra le quali Margareta di Tirolo.

Alla sua morte esso passò al genero Hans von Starkenberg, che con l'acquisizione del castello vedeva estendersi anche a sud le vaste proprietà che possedeva nel Tirolo del nord. Dopo un memorabile assedio il castello fu espugnato nel 1423 da Federico "il Tascavuota", nemico dei nobili locali, la cui autonomia egli avversò in tutti i modi.

Agli Starkenberg successero nella proprietà i Rottenstein, che effettuarono lavori di riparazione e ampliamento e nel 1496 i Lichtenstein che l'ebbero fino all'estinzione della casata nel 1749. Con i Lichtenstein, che chiamarono a Scena l'architetto capo di Massimiliano Jorg Kolderer, il castello cambiò completamente aspetto. Furono infatti costruiti una serie di edifici affiancati, che vennero a ceare un complesso con pianta a spirale e cortile centrale. La cappella, ricostruita intorno al XVII secolo, sorge su una più antica tardoromanica, a due piani, con abside orientata a oriente.

Altri rimaneggiamenti il castello ha subito nel corso del Settecento e dell'Ottocento; fu concesso dall'imperatrice Maria Theresia d'Austria nel 1752 ai conti Bettoni di Brescia.

Nel 1844 fu acquistato dall'arciduca Giovanni d'Asburgo e, ancor oggi, appartiene alla sua discendenza, i conti di Merano. All'interno sette sale con soffitto a cassettoni, conservano mobili d'epoca ed una preziosa collezione d'armi.

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