mercoledì 5 maggio 2010

Castel Mareccio


Castel Mareccio si trova vicino alle passeggiata del Talvera e al centro storico di Bolzano. Il nucleo più antico risale al XII secolo ed è costituito dalla torre del mastio e dall'edificio residenziale a pianta quadrata, compresi in un recinto quadrilatero con merli a coda di rondine risalente al 1237. La primitiva costruzione, denominata domus, apparteneva alla famiglia Heinrich; venne trasformata in castello fortificato intorno al 1240-50 dal nobile Berthold, vicino ai conti di Tirolo, che ne trasse la denominazione von Maretsch (questo nome può derivare dai muri di protezione contro le innondazioni del torrente Talvera, detti muretes). I Maretsch si estinsero nel XV secolo con Daniel Maretsch.

In seguito i proprietari di Mareccio furono Gaspare Reifer, che cedette il castello al principe Tirolese Sigismondo il Danaroso, quindi Giovanni Metzner, che acquistò il castello nel 1476 per poi rivenderlo l’anno successivo al cognato Sigismondo Römer.

I Römer furono gli artefici della trasformazione, che si protrasse per alcuni decenni, della struttura medievale in maniero rinascimentale. Le testimonianze più appariscenti di questo cambiamento sono le quattro torri d’angolo rotonde erette entro il 1530 e gli affreschi di notevole importanza che impreziosiscono le sale del castello.

Nel 1549 i fratelli Roemer: Hans Jakob, Lucas, Cristoph Sigmund, Kaspar Melkior, che ricoprivano prestigiose cariche sociali e politiche, trasformarono il castello in residenza di grande rappresentatività.
Ai quattro angoli della cinta frono eretti torrioni circolari. I torrione avevano funzione abitativa. Il cortile interno fu arricchito da una loggia rinascimentale decorata con motivi floreali, si realizzarono cicli di affreschi con soggetti biblici, mitologici, allegorici e araldici.
Al primo piano la sala Thun rappresenta i 7 saggi greci e antichi filosofi. Le pitture a fresco sono di carattere profano.

Nel corso dei secoli passò attraverso a molte proprietà. Nel 1975 fu acquistato dall'Azienda di Soggiorno di Bolzano, che l'ha restaurato e attrezzato come centro convegni e manifestazioni culturali.

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