domenica 10 ottobre 2010

Müstair - Monastero benedettino

Müstair si trova nel Cantone dei Grigioni, all'estremità sud-orientale delle Alpi Svizzere. La valle omonima sfocia in territorio italiano: l'Alta Venosta. A Müstair si trova il monastero benedettino di San Giovanni (Battista), fondato nell'VIII secolo dutante il regno di Carlo Magno, che dal 1983 è annoverato tra il patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Quando si entra nella chiesa una luce fioca illumina la navata centrale e immerge la chiesa in un'atmosfera surreale, di meraviglia e

raccoglimento. Ogni angolo del complesso monastico trasuda storia. Una storia che ha inizio nell'VIII secolo, raccontata attraverso il più vasto ciclo di affreschi del basso ed alto medioevo ancora esistente al mondo.
La chiesa con il suo campanile e la torre Planta con le caratteristiche guglie a coda di rondine disegnano l'inconfondibile profilo del monastero. Il complesso conventuale rappresentava un caposaldo politico, economico e religioso sia per il vescovo di Coira che per il regno dei franchi di Carlo Magno. Nell'XI-XII secolo il convento di monaci benedettini fu trasformato in un monastero femminile di monache bendettine. Fino al 1806 è stato retto da badesse, da allora in poi da priore.

Si narra che Carlo Magno, al rientro della sua incoronazione, attraversò il Passo Umbrail dove fu vittima del maltempo. Si salvò dai pericoli della montagna e per riconoscenza della grazia ricevuta il sovrano fece erigere il monasterium in Tuberis - monastero presso Tubre. Le fonti archeologiche sembrano confermare un fondo di verità nella leggenda, poichè le travi in legno inserite nella struttura originaria della chiesa risalgono al 775, esattamente un anno dopo che CarloMagno conquistò il regno dei Longobardi e ne fu incoronato re.

Un periodo chiave per la storia del complesso monastico è legato alla guerra di Svevia: l'11 febbraio 1499 le truppe di occipazione dell'austriaco Massimiliano I diedero alle fiamme l'intera struttura. Negli anni successivi la ricostruzione fu segnata dall'operato di personalità importanti come: le badesse Angelina Planta (1478-1509) e Barbara di Castelmur (1510-1533). Nel 1799 gli edifici del monastero furono occupati e depredati dalle truppe francesi impegnate nella II Guerra di Coalizione.

Alla chiesa sono collegati altri fabbricati come:

- la torre destinata ad abitazione con il tetto a pulpito, arredata dalla badessa Angelina Planta

- il monastero in principio non era stato concepito come si presenta tuttora, all'opposto si è sviluppato im modo organico

- la cappella della Santa Croce

- sul lato sud si eleva il campanile tardo gotico con le campane offerte dalla badessa Ursula III di Schlandersberg (1585-1597)

Nessun commento:

Posta un commento