martedì 17 maggio 2011

la sala di Garello - Castel Roncolo

Castel Roncolo - la sala di Garello

Questa stanza trae il suo nome dal ciclo di affreschi ivi contenuti. Sulle pareti si sono conservate, in modo disomogeneo, scene dal romanzo “Garello di Vallefiorita”, composto da uno scrittore che si chiamava “Il Pleier” e scritto intorno al 1230. Si tratta dell’unico ciclo di affreschi su questo tema finora conservatosi.

Gli affreschi sono stati danneggiati seriamente sia dal crollo della parete settentrionale della Casa d’Estate, avvenuto nel 1868, sia da diverse infiltrazioni d’acqua.

Il racconto inizia alla destra del camino con il rapimento di Ginevra, moglie di re Artù. Nel secondo riquadro il gigante Karabin porta una dichiarazione di guerra del Re Ekunaver.

Il cavaliere Garello si mette in marcia per combattere contro l’esercito di Ekunaver. Uno dei primi duelli vede fronteggiarsi Garello ed i cavalieri Gerhard e Rialt, che,sconfitti, sono obbligati a seguire Garello. Sulla parete orientale si possono vedere scene, in parte danneggiate, di diverse battaglie. Alla fine, Garello riesce a liberare la principessa Laudamia (a sinistra sulla parete settentrionale), che lo sposerà (questa scena è andata perduta nel 1868).

La scena che raffigura la lotta con il mostro Vulganus si trova attualmente nella adiacente Stanza di Tristano, poiché questi affreschi non hanno trovato posto nella ricostruzione della parete settentrionale. Le scene sulla parete settentrionale terminano con la parata delle truppe di Garello e con la battaglia contro Ekunaver. Garello obbliga Ekunaver, sconfitto, a fare la pace con re Artù, ed i due re si ritrovano intorno alla Tavola Rotonda (parete occidentale).

Particolare interesse riveste il camino, in stile veneziano con colonne a torciglione, costruito nel 1390 insieme alla Casa d’Estate. Sulla sua facciata si trovano i tre stemmi nobiliari dell’Imperatore Massimiliano: a sinistra lo stemma di Borgogna, in mezzo lo stemma d’Austria, a destra quello del Tirolo.

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